Direzione lavori, su incarico della Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Messina, con la competente sezione, del restauro della settentesca Chiesa e del ricco patrimonio artistico in essa custodito, affreschi, quadri, opere lignee, argenti, tessuti.

I ritrovamenti in corso d'opera impongono una revisione radicale delle scelte progettuali. Lo stato di conservazione della volta si rivela pessimo e si rischia il crollo e la perdita dei preziosi affreschi. Dopo una prima puntellatura, si agisce contemporaneamente dall'esterno della volta, realizzando una griglia di travi in acciaio alla quale vengono appese le capriate lignee, dopo che il legno stesso é stato consolidato, e dall'interno della volta, agendo sulla superficie pittorica con una lunga successione di trattamenti per ripristinare l'adesione fra pigmenti colorati e supporto. I muri portanti della chiesa vengono consolidati con iniezioni di calce idraulica, compatibile con gli antichi materiali in opera. L'intervento viene scelto e premiato come uno dei migliori della campagna di restauri finanziati in Italia tra il 2006 e il 2009 dalla Comunità Europea.